I quaderni botanici di Madame Lucie

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Fuori è l’estate luminosa e insopportabile di luglio quando Amande Luzin, trent’anni, entra per la prima volta nella casa che ha affittato nelle campagne francesi dell’Auvergne. Ad accoglierla, come una benedizione, trova finestre sbarrate, buio, silenzio; un rifugio. È qui, lontano da tutti, che ha deciso di nascondersi dopo la morte improvvisa di suo marito e della bambina che portava in grembo. Fuori è l’estate ma Amande non la guarda, non apre mai le imposte. Non vuole più, nella sua vita, l’interferenza della luce. Finché, in uno di quei giorni tutti uguali, ovattati e spenti, trova alcuni strani appunti lasciati lì dalla vecchia proprietaria, Madame Lucie: su agende e calendari, scritte in una bella grafia tonda, ci sono semplici e dettagliate indicazioni per la cura del giardino, una specie di lunario fatto in casa. La terra è lì, appena oltre la porta, abbandonata e incolta. Amande è una giovane donna di città, che non ha mai indossato un paio di stivali di gomma, eppure suo malgrado si trova a cedere; interra il primo seme, vedrà spuntare un germoglio: nella palude del suo dolore, una piccola, fragrante, promessa di futuro.

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Titolo: I quaderni botanici di Madame Lucie

Lo consigliamo perché: è un libro pieno di speranza. Perché le cose brutte succedono a tutti, quello che cambia è il modo in cui reagiamo.

 

Informazioni generali

Autore: Mélissa da Costa

Editore: Rizzoli

Anno edizione: 2021

Collana: Rizzoli narrativa

Pagine: 300

Formato: Libro in brossura

Traduttore: Cappellini E.

Abstract: Vi avverto: l’inizio è molto triste.⁣
La protagonista è una trentenne che ha perso il marito in un incidente stradale, e con lui anche la bambina che portava in grembo.⁣

Credo che ognuno di noi, in cuor suo, possa capire e accogliere la sua decisione di allontanarsi da tutto e tutti, dalla sua vita che non può più definire tale.⁣

Amande se ne va in una casa nelle campagne francesi dell’Auvergne, la prima che trova.⁣
Sembra abbandonata, le imposte sono chiuse, c’è silenzio – la casa si presenta quasi come la sua vita: finita.⁣

Deve stare lì, a leccarsi le ferite, a cercare di vivere debolmente, ⁣o sopravvivere.⁣

Il tempo passa e Amande scopre i fantomatici quaderni di Madame Lucie, che era la proprietaria, una signora non più giovane.⁣

Li legge, e piano piano impara a conoscerla. Capisce che questi diari, queste annotazioni botaniche su vecchi calendari le sono servite a superare il lutto della morte del marito.⁣

Insieme al ricordo di Madame Lucie che le dà forza, Amande comincia a prendersi cura del giardino della casa, inizialmente in maniera molto avventata, grezza, con ignoranza: è una ragazza di città, ha sempre fatto altre cose.⁣

Poi, con lo scorrere lento del tempo, riprende a vivere un passo alla volta,⁣
un fiore alla volta.⁣

Cosa succederà lo potrete scoprire tra le pagine di questo libro, io per ora vi dico che è un libro pieno di SPERANZA, ed è bello bello!